Percepire il proprio viso e le sue espressioni determina una maggiore consapevolezza di se stessi e un arricchimento dello scambio sociale.
Quando parliamo con gli altri e li guardiamo, molto di ciò che si comunica non ha a che fare con le parole, ma con le espressioni del viso. A volte queste espressioni possono non essere adeguate per comunicare davvero ciò che sentiamo, oppure possono non essere perfettamente comprese da chi ci guarda.
Per i bambini o per le persone che hanno pochi scambi sociali, l’interpretazione delle espressioni altrui può risultare difficile e creare incertezza.
Spesso è anche difficile interpretare le espressioni di persone di cultura diversa.
L’età avanzata, una vita socialmente ripetitiva o solitaria, possono anche diminuire la capacità muscolare del viso, assieme alla sua espressività. In assenza di adeguati stimoli ed esercizio si perde la coordinazione di movimenti e di percezioni fini. Il recupero dei movimenti dei muscoli mimici, che può essere fatto anche da persone con poca mobilità generale, ha sempre ricadute positive sugli aspetti cognitivi e sul tono dell’umore.
Attraverso facili giochi di riconoscimento delle espressioni facciali più comuni, fino a quelle più complesse, e con l’attivazione dei muscoli facciali per creare nuove espressioni, a volte mai usate prima, si apre un mondo di divertimento e di interazione costruttiva, che aiuta i bambini a riconoscere, rispettare ed esprimere le emozioni, e consente agli adulti di conservare certe abilità motorie assieme a un’interazione sociale più soddisfacente.
- Laboratori di gruppo per bambini fino ai 12 anni
- Laboratori di intrattenimento ed esercitazione di gruppo per anziani
- Giornate formative per insegnanti, animatori ed educatori (corsi professionali)
- Richieste personalizzate